Cenni di Patologie Urologiche
Per prostatite intendiamo la sindrome infiammatoria della prostata, che come tutta le sindromi può presentarsi con quadri clinici più o meno acuti e differenti. Solitamente si tratta di una situazione piuttosto fastidiosa e dolorosa, ma, altre volte può presentarsi con sintomi sfumati e attenuati. La prostatite batterica acuta è causata da un’infezione batterica e come tutti i quadri acuti si risolve brevemente, talora però può sfociare nella prostatite batterica cronica e la durata pertanto può prolungarsi anche per anni. Abbiamo poi la prostatite cronica non batterica detta anche aspecifica, forse la più frequente di cui non si conosce la causa precisa e viene invocata un’eziologia sempre infettiva ma non dimostrabile, oppure della cause dipendenti dalla composizione chimica dell’urina, da problemi immunitari o danni neurologici delle parete pelvica.
Nella prostatite cronica non batterica, i principali sintomi sono una sensazione di dolore e di fastidio continuativi nella zona tra scroto e ano, nell’addome centro-inferiore, nel pene, nello scroto e nella parte inferiore del dorso. Un altro sintomo frequente è il dolore durante o dopo l’eiaculazione. Altri sintomi meno frequenti includono un dolore uretrale durante o dopo la minzione, un dolore a tutto il pene durante o dopo la minzione, una minzione frequente ( otto o più volte al giorno), urgenza della minzione, getto urinario debole o interrotto.
Prostatite batterica acuta- I sintomi sono generalmente più improvvisi e acuti: tra i principali elenchiamo brevemente l’aumento della frequenza della minzione, l’urgenza della minzione stessa, la febbre, i brividi, una sensazione di bruciore o dolore durante la minzione, del dolore in zona genitale, inguinale, nell' addome inferiore o nella parte inferiore del dorso, la nicturia (cioè il bisogno frequente di urinare durante il sonno), la nausea, il vomito, dei dolori diffusi, la ritenzione urinaria (cioè l’incapacità di svuotare completamente la vescica), la difficoltà ad iniziare la minzione, il getto urinario debole o interrotto, impotenza.
Prostatite batterica cronica- I sintomi sono generalmente simili a quelli già elencati per la prostatite batterica acuta, ma si manifestano in maniera più lieve e meno intensa. Questa tipologia di infezione può svilupparsi molto lentamente, e può durare diversi mesi, con i sintomi che tenderanno a comparire e scomparire ciclicamente.
Una volta condivisi i sintomi con il proprio medico, lo stesso prescriverà una serie di esami fisici e ematochimici e strumentali, preceduti da una opportuna anamnesi personale e familiare. Nella fase di anamnesi, in particolar modo, verrà indagata la storia clinica del soggetto. Successivamente si procederà a un esame fisico, con il controllo del getto urinario, verificare la presenza di linfonodi inguinali ingrossati o dolenti, di uno scroto gonfio e dolente e la prostata tramite l’esplorazione rettale digitale.
Si può inoltre procedere nell’approfondimento diagnostico con l’esame dell’urina, gli esami del sangue, la spermiocoltura e gli esami funzionali quali l'uroflussometria.
l trattamento della prostatite dipende principalmente dalla sua causa e tipologia clinica . Per le forme acute una terapia antibiotica in genere con fluorochinolonici per almeno 22 gg e antinfiammatori in genere è risolutivo. Per quanto attiene ad esempio la prostatite cronica, lo scopo principale dei trattamenti sarà quello di favorire la riduzione del dolore, del fastidio e dell’infiammazione. I sintomi tuttavia possono essere molteplici e complessi e spesso nessun singolo trattamento finisce con il funzionare completamente. L’urologo potrà prescrivere pertanto una serie di antibiotici per una cura iniziale, valutare altresì l’opportunità di trattamenti alternativi come i bagni caldi, l’applicazione locale di fonti di calore come le classiche borse d’acqua calda o cuscinetti termici. La terapia fisica come gli esercizi di Kegel (particolari esercizi di contrazione e di rilassamento dei muscoli che trattengono l’urina nella vescica), e quelli di rilassamento miofasciale ( pressione e allungamento di muscoli e tessuti molli della parte inferiore del dorso, della regione pelvica e delle cosce). Altri trattamenti potranno essere quelli di biofeedback, la fitoterapia con estratti di serenoa repens. È inoltre spesso da prendere in considerazione la terapia psicologica per la riduzione delle conseguenze dello stress: un sicuro supporto, questo, che potrà far diminuire la ricorrenza dei sintomi soprattutto in quei soggetti dove c’è una chiara problematica psichica.